

Il nome dell'etichetta deriva dal dialetto e indica i cardi selvatici, piante che avrebbe particolarmente colpito il celebre imprenditore Paolo Marzotto durante una sua visita nella tenuta.
Lo scenario in cui crescono i vitigni di Petit Verdot, utilizzato in purezza al 100%, è assolutamente favorevole alla produzione di vini. La componente argillosa si innesta su un terreno piuttosto profondo e da un impasto dalla media consistenza, a quote comprese tra i 600 e i 700 metri sul livello del mare.
Il clima secco e mite tutto l'anno della provincia palermitana, con una forte escursione termica, permette una maturazione ottimale dell'uva.
Le uve Petit Verdot raccolte manualmente dalla zona S. Cristina Gela località Pianetto (Palermo), sono sottoposte a di-raspatura, pigiatura e, vengono fatte fermentare e macerare per 12 giorni; il mosto ottenuto viene trasferito in barriques da 225 litri di rovere di Allier, per 14 mesi, dove avverrà la maturazione.
Colore rosso vivo.
Al naso profumo di liquirizia e cacao amaro che incuriosisce l’olfatto, specie quando sopraggiungono sentori balsamici e speziati.
Al palato, il tannino, sostanza che dà corpo a un vino, è presente in quantità giusta, ottima garanzia di longevità.
E' consigliato servirlo ad una temperatura che varia tra i 16°-18° C
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